L’arte è  oltre il semplice “vedere” la si mostra con il talento

L’arte può essere vista e percepita da chiunque.

La volontà ci rende gli artisti della propria vita.

E’ possibile fare delle proprie disabilità un’arte.

L’arte può essere una dote innata o qualcosa che si acquisisce con il tempo e quando meno ce lo aspettiamo, a volte recepiamo questa “dote” dopo aver perso qualcosa.

Spesso accade quando si perde il senso principale, la vista, ci sentiamo nulli, siamo circondati solo dal buio, non poter vedere è un qualcosa che spaventa e farci l’abitudine non è semplice, diciamola tutta all’inizio vedere i lati positivi non è facile e di intravedere qualcosa di artistico neanche.

Anche perché abituarsi al nuovo stile di vita non è una cosa elementare, gli ausili che vengono offerti sono sempre troppo pochi o non accessibili a tutti, ma spesso notiamo che queste persone si

dimostrano molto più forti e determinate, stupendoci, creando una consapevolezza nuova o meglio praticando la famosa frase che “tutto è possibile”.

Si può perdere la vista per gravi incidenti, per malattie come la retinite pigmentosa, la degenerazione maculare senile, la miopia degenerativa, la retinopatia diabetica, il glaucoma cronico semplice, le degenerazioni tapeto-retiniche, il distacco di retina.

Come Oney Tapia vincitore di Ballando con le stelle 2017, ha lasciato tutti a bocca aperta, ha ballato come un professionista, ex giocatore di baseball e rugby diventato un atleta paralimpico italiano specializzato nel getto del peso e nel lancio del disco per la categoria non vedenti a causa di un brutto incidente.

Nel ballo è apparsa tutta l’arte di cui quest uomo è dotato, perché l’arte è ovunque, la materia si trasforma sotto abili mani, si sviluppano al massimo gli altri sensi come ha fatto John Bramblitt.

Un artista americano che dipinge quadri meravigliosi grazie al tatto,utilizza colori esilaranti, la sua bravura ha fatto il giro del mondo, ha molteplici ordini, riesce a creare dei capolavori pur non vedendo ma toccando i materiali in suo possesso.

I disegni che crea sono in rilievo per delineare i bordi delle figure principali, ma è l’uso del colore ad essere davvero stupefacente, grazie al tatto egli sa riconoscere le consistenze della pittura, e in base alla texture capisce se si tratta di giallo, azzurro, nero, rosso.

In pratica ‘sente’ i colori.

L’artista americano racconta infatti di aver imparato a distinguere nel tempo la consistenza più o meno oleosa, granulosa, pastosa, liquida della gamma di colori che in genere utilizza, ed è così che la sua tavolozza risplende della nuance più vivaci.

L’arte avvicina tutti e consente a molti di esprimere il proprio lato artistico 

creando un unicità tra i normo vedenti, come ha fatto il museo di Madrid “Al Prado” ha riprodotto sei quadri, sviluppati con una stampante in 3D, in modo da poter essere toccati anche da chi non può vederli.

Ha creato una mostra nel giugno del 2015 “Hoy Toca El Prado” è stato un qualcosa di spettacolare.

L’arte si tocca, questo è il messaggio che hanno voluto lanciare con questa mostra, anche i non vedenti possono “vedere” la bellezza di un quadro grazie al tatto.

 

 

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